
Acido Ialuronico
Acido Ialuronico (AI)
L’Acido Ialuronico è un componente della cosiddetta sostanza fondamentale del derma: si tratta di un glicosaminoglicano, ovvero una molecola formata da lunghe catene non ramificate di unità disaccaridiche (alternanza di acido glucuronico ed N-acetilglucosamina). Legandosi a moltissime molecole d’acqua, l’Acido Ialuronico conferisce idratazione, elasticità e morbidezza ai tessuti, proteggendoli nel contempo da sollecitazioni eccessive.
Introduzione alla Farmacologia dell’Acido Ialuronico
- AI endogeno: emivita 1-2 h; nel derma riempie gli spazi extracellulari (flessibilità, idrofilia); funzione biologica di supporto può essere modificata (pH, proteine, macromolecole)
- AI esogeno: è immunologicamente inerte; può essere di derivazione aviaria o prodotto in laboratorio per fermentazione batterica; non va impiegato: ipersensibilità Streptococchi o Gram positivi, lidocaina, proteine aviarie
Caratteristiche Farmacologiche dell’AI
Cross-Linking
Rallenta il degrado di AI (enzimatico/ialuronidasi, radicali liberi) aumenta emivita
AI non cross-link è liquido; se cross-link è gel
Misurato in %; maggiore cross-link da un gel più duro (meno deformabile)
Dimensione delle particelle
Bifasico (particolato): particelle cross-linkate con dimensione media proporzionale al setaccio impiegato; G elevato (gel duro); la dimensione delle particelle influenza le sedi di iniezione, la profondità e l’emivita
Monofasico (non particolato): gel cremoso con ampia distribuzione della dimensione delle particelle; G basso
Reologia
Fattori che la influenzano: dimensioni particelle, concentrazione, cross-link
Durezza (G): energia necessaria per deformare un materiale; G misura l’elasticità del materiale ed è impiegata per quantificare la durezza di un prodotto
Viscosità
Coesività
Capacità di mantenere la propria forma o modellarsi sotto stress
Fattori che la influenzano (proporzionalmente): cross-link, concentrazione AI
- Elevata coesività: ripristinare volume
- Bassa coesività: piccole rughe perché è più semplice da modellare
Gradi di coesività: alta, medio-alta, medio-bassa, bassa
Peso molecolare
AI esogeno è alto peso molecolare (500-6000 kDa); maggior parte filler AI durata 6-12 mesi
Reazione fisiologica del tessuto dell’ospite
Reazione da corpo estraneo (fagocitosi) è il fattore che influenza maggiormente l’emivita: enzimi/ialuronidasi e radicali liberi degradano AI in frammenti che sono fagocitati e successivamente eliminati per via linfatica
Fattori che influenzano la fagocitosi: dimensioni > 15-20 micron (tutti gli AI esogeni), grado di idrofilia
Integrazione tissutale dell’AI e longevità (emivita)
Una volta iniettato nella cute l’AI genera una reazione (infiammatoria) da corpo estraneo seguita da graduale fibrosi, che ancora il gel di AI ai tessuti circostanti prevenendo la migrazione
I preparati bifasici formano grandi aggregati distribuiti regolarmente nel derma (facendosi spazio tra le fibre collagene che sono spinte); se iniettato troppo superficialmente può apparire blu (in trasparenza), si chiama effetto Tyndall
Reazioni avverse
Eritema, edema, ematoma, dolore, prurito: sono comuni e si manifestano immediatamente
Precauzioni: anatomia vascolare (evitare arterie), iniezioni di piccole quantità, iniezione lenta, aspirare prima di iniettare
- Non infiammatorie
Nodulo: non dolente; causata da tecnica di iniezione, quantità eccessiva, iniezione superficiale
- Infiammatorie
—Infezione:
Herper simplex: se anamnesi positiva, fare aciclovir pre trattamento
Nodulo precoce: contaminazione cutanea (disinfezione) da S. Aureus o S. Pyogenes
Nodulo tardivo (>2 settimane)
—Granuloma: incidenza 0,1-0,01%